11,3 milioni gli italiani saranno in vacanza durante il periodo pasquale, con un’interessante fetta di viaggiatori che, approfittando dei ponti de 25 aprile e del 1° maggio, prolungheranno l’esperienza fuori casa (si parla di 2,7 milioni di persone).
Le partenze si concentreranno soprattutto nel Venerdì Santo, giorno in cui circa cinque milioni di persone daranno il via ufficiale alle vacanze. L’88% dei viaggiatori ha scelto di restare in Italia, confermando la forza attrattiva del Belpaese, mentre il restante 12% ha optato per mete estere. È quanto emerge da un’indagine realizzata da Tecnè per Federalberghi, sottolineando che il giro d’affari generato da questo flusso turistico è stimato in 4,9 miliardi di euro.
Numeri che, a detta del Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, confermano il trend positivo del turismo made in Italy.
<<Anche per Pasqua – commenta - il turismo italiano conferma il suo buono stato di salute. Il fatto che quasi il 90% degli italiani scelga l’Italia come meta evidenzia non solo la fiducia nel nostro settore turistico, ma anche la voglia di riscoprire il nostro straordinario patrimonio>>.
Soddisfatto anche il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che legge in questi numeri un segnale positivo per l’intera stagione: <<Le vacanze pasquali sono un banco di prova per capire come si orienterà la domanda estiva. Dopo un inverno con performance al di sotto delle aspettative, questo trend fa ben sperare anche se il costo della vita influisce non poco. Per tre vacanzieri su quattro, l’inflazione ha condizionato le scelte, portando a una riduzione delle spese e della durata del soggiorno>>.
Uno dei fenomeni di maggior tendenza riguarda lo slow tourism, con preferenze per location tranquille, lontane dal clamore cittadino, naturali e rilassanti. A confermarlo è un’indagine di Airbnb e YouGov secondo la quale oltre 11 milioni di italiani hanno deciso di trascorrere il lungo ponte pasquale con un ritmo più rilassato, optando per esperienze autentiche e soggiorni prolungati. Tra le mete più richieste figurano Toscana, Sicilia e Sardegna. Dalla stessa indagine emerge che il 58% dei viaggiatori (in particolare quelli nella fascia d’età 30 – 39) ha scelto soggiorni di almeno una settimana, abbandonando il classico turismo “mordi e fuggi”.
In vetta alle preferenze spiccano le esperienze autentiche (79%), seguite dal desiderio di stingere legami profondi con il territorio (74%) e di vivere giornate all’insegna del relax (49%).
Insomma, l’approccio lento vince sugli itinerari frenetici e sui tour pieni di tappe forzate. Il vero must per la Pasqua 2025 è la lentezza intesa come strumento per apprezzare davvero il viaggio, la cultura dei luoghi e l’autenticità delle comunità ospitanti.