Il viaggio del futuro avrà un profumo di spezie, di pane appena sfornato e di tradizioni tramandate a tavola. Nel 2026, secondo il Travel Trends Report di Skyscanner, la gastronomia diventerà il vero motore delle scelte di viaggio. Più del 60% dei viaggiatori italiani dichiara che l’esperienza culinaria sarà il cuore dell’itinerario: gustare piatti tipici, imparare a cucinare ricette locali o esplorare mercati autentici sarà il modo più diretto per entrare in contatto con l’anima di una destinazione.
«Il cibo è un linguaggio universale che unisce le persone e racconta l'identità di un luogo – racconta Stefano Maglietta, Travel Trend Expert di Skyscanner – Nel 2026 la gastronomia sarà una delle chiavi per vivere esperienze autentiche, capaci di coinvolgere tutti i sensi e di restare nella memoria dei viaggiatori».
Il nuovo viaggiatore non cerca solo un ristorante stellato, ma esperienze autentiche: c’è chi sogna di perdersi tra le bancarelle di un mercato africano, chi desidera apprendere i segreti di una pasta fatta a mano nel cuore dell’Italia, chi parte alla ricerca di sapori rari o dimenticati. Ogni piatto diventa un racconto, ogni assaggio un incontro.
Il viaggio gastronomico si trasforma così in un percorso multisensoriale, dove profumi, suoni e colori si intrecciano alla scoperta di culture diverse. Secondo il report, i motivi che spingono i viaggiatori a scegliere esperienze culinarie sono chiari:
28% considera i piatti tipici la via più autentica per conoscere la storia e le tradizioni di un luogo.
25% cerca esperienze culinarie uniche e irripetibili.
22% vive la tavola come momento di condivisione, da gustare in compagnia.
10% si lascia ispirare dai social, dove TikTok e Instagram sono ormai le nuove guide di viaggio.
Che si tratti di una cena sotto le stelle, di un picnic tra i vigneti o di un tour nei mercati di strada, il turismo del 2026 sarà un invito a viaggiare con il palato.