Il turismo all’aria aperta continua la sua corsa. Nell’estate 2025 il comparto delle vacanze open air — che comprende campeggi, villaggi turistici, camper, roulotte e case mobili — ha toccato quota 8,5 miliardi di euro tra fatturato diretto, indiretto e indotto. Un risultato che segna una crescita del 6,3% rispetto all’anno precedente, confermando il ruolo strategico di questo segmento nel panorama turistico italiano.
Secondo le stime di Faita - Federcamping, elaborate su dati HBenchmark e Ciset Ca’ Foscari, le presenze complessive hanno raggiunto i 74 milioni di pernottamenti, in aumento del 3,3% sul 2024. Tradotto in termini concreti: circa un milione di pernottamenti in più rispetto alla stagione precedente. In particolare, si registra un incremento sia della domanda interna che di quella estera, con una forte crescita di austriaci e italiani, tra i più affezionati alla formula del turismo all’aria aperta.
I numeri sono stati presentati da Alberto Granzotto, presidente di Faita Federcamping, in occasione del Forum Open Air 2025, realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Crippaconcept, PMI italiana leader nella produzione di case mobili.
«Quella del 2025 è stata una stagione positiva, nel segno della continuità con i record stabiliti dall’open air negli ultimi tre anni — ha commentato Granzotto —. Questo slancio si sta trasformando in uno sviluppo strutturale, che premia gli investimenti compiuti dalle nostre imprese per innalzare il livello dell’offerta e migliorare le performance di sostenibilità, accessibilità e digitalizzazione».
La tendenza conferma come la vacanza open air non sia più una nicchia, ma una scelta consapevole di un pubblico sempre più attento a qualità, esperienzialità e sostenibilità. Campeggi e villaggi stanno infatti evolvendo verso modelli ricettivi moderni e digitalizzati, capaci di coniugare comfort e rispetto per l’ambiente.