Rasmus Munk, chef pluristellato danese dalle mille risorse, è pronto a stupire il mondo con una delle sue idee rivoluzionarie: organizzare una cena nello spazio. 33 anni, chef e co-proprietario del celebre Alchemist di Copenaghen, tempio della sperimentazione e delle emozioni oniriche e sensoriali tradotte in momenti di indimenticabile bellezza, Munk è abituato a sbalordire i commensali con portate a metà fra la rappresentazione teatrale e la celebrazione della fantasia, con un tocco di arte capace di sublimare tutti i sensi creando un ponte tra la realtà e l’immaginazione. Un viaggio che comincia prima ancora di assemblare gli ingredienti che attraverso la visione del giovane professionista visionario dal cuore rivoluzionario, può allargare i propri confini, e non solo quelli metaforici. Suo il progetto di un’esperienza sensoriale nello spazio. Nel 2025 è prevista la prima esperienza culinaria olistica nello spazio, a 30 km dalla Terra, con vista dell’alba sulla curvatura della superficie terrestre. Il tutto a bordo della prima capsula neutra di CO2, la Space Neptune (una specie di mongolfiera al cui interno vi sarà la stessa pressione di un aereo di linea, per cui i partecipanti non saranno tenuti a un particolare addestramento) sollevata da uno “SpaceBalloon” riempito di idrogeno . La cena, riservata a sole sei persone, durerà circa sei ore. A organizzarla è la SpaceVip, azienda che si occupa di viaggi di lusso sulla terra e, evidentemente, anche nello spazio. Il costo per partecipare a questo indimenticabile momento conviviale si aggira attorno ai 500mila euro. Come ribadito in più occasioni dallo stesso Rasmus Munk, alla base del progetto vi è una motivazione forte, ossia far capire che il nostro pianeta, rispetto all’universo, è un granello di polvere, ma contiene tutta la nostra storia ed il nostro futuro.”Non esiste altro posto dove muoverci, quindi dobbiamo prendercene cura e vedere l’intera Terra nel suo insieme”.
Nel frattempo, Munk insieme al suo team, ha cominciato a preparare il menu, mentre i primi voli di prova per la navicella sono previsti per aprile di quest’anno, in attesa del decollo ufficiale, previsto per il 2025.
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