Già “migliore area protetta in tema di inclusività”, Torre Guaceto, gioiello naturalistico di rara bellezza in cui natura e uomo convivono in armonia seguendo il leitmotiv della sostenibilità, è stata eletta “migliore area protetta gestita in Italia nel 2024”.
Il prestigioso titolo è stato conferito dal Ministero della Transizione Ecologica che ogni anno stila una lista di merito in base alla quale destina i fondi pubblici alle aree marine protette italiane. Il metodo di valutazione tiene conto dei parametri strutturali delle riserve marine, come l’estensione, l’efficacia delle politiche di tutela e promozione attuate e la capacità degli enti gestori di attingere a fondi privati, ossia di autofinanziare le proprie attività di protezione dell’ambiente e dei beni culturali.
A conclusione degli accertamenti, il ministero ha pubblicato la propria classifica annuale e sancito che Torre Guaceto è quella gestita meglio a livello nazionale.
Il Parco, che sorge in territorio brindisino, è costituito da una Riserva marina e una terrestre, entrambe gestite da un unico ente: il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto che, attivo dal 2000, si occupa della salvaguardia dei sistemi ecologici presenti, promuovendo modelli di sviluppo territoriale sostenibili.
L’Area Marina Protetta, istituita nel 1991, e la Riserva Naturale dello Stato costituiscono un sistema di aree soggette a tutela che si estende complessivamente per circa 3.300 ettari ed interessa un tratto di costa lungo 8 chilometri che va dal capoluogo di provincia, Brindisi, al territorio di pertinenza del comune di Carovigno. Ambiente, sostenibilità, inclusività e turismo dal profilo internazionale e destagionalizzato. Qui, infatti, si realizzano attività di fruizione 365 giorni all’anno come snorkeling, trekking, degustazione dei prodotti del paniere del Parco, educazione ambientale nelle scuole, meditazione, concerti di piano in acustica, approfondimento culturale, instawalk, con visite personalizzate per le persone affette da handicap fisico o psichico che, durante il periodo estivo, possono accedere al mare utilizzando un’apposita pedana solarium presso lo stabilimento balneare di riferimenti, a Punta Penna Grossa, l’unico presente nel Parco, e sedie job per vivere in maniera totalizzante l’esperienza marina.
Piccole grandi attenzioni che hanno portato al prestigioso riconoscimento “Parco inclusivo 2024” a cui si è aggiunto, nei giorni scorsi, quello che per miglior area protetta gestita a livello nazionale. Tutto ciò va a sottolineare il lavoro costante e innovativo del Consorzio di Gestione, diretto da Rocky Malatesta, che ha implementato diversi progetti di grande impatto, tra cui il primo blocco annuale di pesca in Italia, nuove iniziative di riforestazione e il potenziamento della videosorveglianza. Inoltre, è stato avviato il percorso per ottenere il riconoscimento come Riserva della Biosfera Mab Unesco, rafforzando il suo ruolo come modello di turismo sostenibile.
«Il 2024 è stato un anno positivo – dichiara Rocky Malatesta, presidente del Consorzio di Gestione – e naturalmenteaffronteremo il 2025 con l’impegno di sempre per proteggere e far brillare sempre più Torre Guaceto, a breve ad esempio firmeremo un importante accordo con le forze dell’Ordine per aumentare i livelli di controllo. Ringrazio i soci del Consorzio, Comuni di Brindisi e Carovigno, e WWF Italia, il Consiglio di Amministrazione, l’apparato tecnico e operativo dell’ente, il mondo del volontariato e i tanti partner che a vario titolo hanno contribuito a portare la nostra riserva ad essere un esempio internazionale di buone pratiche di tutela e sostenibilità».
Rocky Malatesta - Presidente Consorzio di Gestione di Torre Guaceto