Lo scrive la Repubblica: “La Puglia è la regione più vezzeggiata e googlata tra quelle del nostro Sud, per la quale le previsioni parlano di numeri monstre per quest’estate (16,3 milioni di presenze, +10% rispetto al 2022, per un fatturato di 2.326 milioni di euro, ovvero un clamoroso + 23,1%)”. Numeri interessanti che ci spingono a chiedere agli operatori del settore come stiano realmente le cose, quali siano i punti di forza dell’offerta turistica regionale e quali, invece, le criticità su cui lavorare per raggiungere livelli ancora più elevati.Ne abbiamo parlato con Antonio Pellegrino, General Manager di Vivosa Apulia Resort e Masseria Fontanelle, realtà ricettive che sorgono a Ugento, in provincia di Lecce.<<Sono abbastanza soddisfatto dei risultati raggiunti a livello commerciale –dichiara Pellegrino – sia con Vivosa Apulia Resort chee Masseria Fontanelle. Vivosa ha avuto un incremento rispetto al periodo pre-pandemico: è un prodotto forte, ben posizionato che comincia anche a guardare all'estero; mentre con Masseria Fontanelle non posso operare una comparazione sui dati pre-pandemici in quanto è un prodotto rilevato da 3 anni e che abbiamo convertito in "only adults", quindi un modello di business totalmente nuovo. Di anno in anno stiamo migliorando la percentuale di occupazione e confido, anche per quest’anno, nel raggiungimento degli obiettivi commerciali che ci siamo prefissati>>.
Idee chiare e obiettivi ben definiti con uno sguardo rivolto alla formazione.
<<Nella nostra azienda abbiamo riconosciuto l'importanza di migliorare la formazione e puntare sul "talent retention" soprattutto se sono giovani del territorio, per cui abbiamo istituito Vivosa Academy con possibilità di stage per i più meritevoli e dal prossimo anno collaboreremo con l'ITST per offrire a Vivosa un biennio di specializzazione post diploma in "Green Tourism and Hospitality Management" da ottobre a marzo 2023. Ritengo fondamentale inoltre prestare maggiore attenzione al contratto degli stagionali, considerando che il turismo nel Sud e nel Salento è preminentemente stagionale: cerchiamo di valorizzare con incentivi questo comparto, poiché esso costituisce il 15% del PIL regionale; abbiamo approvato- dal canto nostro- un programma di welfare per tutti i nostri dipendenti; a livello pubblico si dovrebbero garantire incentivi, tutele e/o premi a stagione finita, per esempio>>.
A suo avviso, quali sono le criticità di questo territorio? <<Un punto importante da affrontare riguarda la connessione dei voli sull'aeroporto di Brindisi, che rappresenta il punto nevralgico per il turismo nel Salento. Intensificando voli con differenti hub europei per più mesi, potremmo allungare la stagionalità, potremmo attirare un maggior numero di turisti stranieri e consolidare ulteriormente la nostra posizione sul mercato e la tutela del lavoratore stagionale. In sintesi, nonostante le sfide, sono fiducioso che con il nostro prodotto di qualità e un territorio di una bellezza sconvolgente a livello naturalistico, archeologico e folkloristico, le iniziative formative e la consapevolezza delle criticità, possiamo continuare a crescere e a fornire esperienze uniche ai nostri ospiti>>.
Antonio Pellegrino - General Manager "Vivosa Apulia Resort e "Masseria Fontanelle"
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