Continua il trend positivo della Puglia, con dati ufficiali che segnano la scalata della regione verso il podio delle destinazioni, assegnandole il 3° posto tra le scelte per il turismo enogastronomico, con una media del 32% di presenze.
Un risultato ottenuto non solo grazie alla qualità dei prodotti vitivinicoli proposti, ma anche grazie a percorsi innovativi dell'enoturismo esperienziale dal pilates tra i vigneti all'astrotasting per enoturisti italiani e stranieri che anche nel 2024 hanno preso d'assalto strutture agrituristiche, b&b e case vacanza con l'obiettivo di vivere esperienze nel mondo del vino.
Si tratta di una nuova forma di turismo, che non solo prende sempre più piede, ma si professionalizza di giorno in giorno e che può avvalersi del primo accordo siglato tra Coldiretti, Terranostra e Airbnb per la promozione di Distretti del Vino che promuovono le esperienze Made in Italy di turismo autentico e sostenibile.
Previste, in particolare, la creazione di pagine web dedicata per ciascun Distretto del Vino sul sito di Airbnb con mappa digitale con l'indicazione delle cantine da visitare e schede Informative e wine passport/book o altre iniziative di valorizzazione dell'esperienza vinicola, oltre ad iniziative di formazione.
I vini diventano così la chiave del racconto e della valorizzazione del territorio, attraverso la promozione digitale e il recupero delle tradizioni legate al turismo enogastronomico.
A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione all'operatività delle attività previste dal decreto del 20 giugno del 2022, che consentono dal 18 ottobre e fino all'11 novembre di presentare la domanda di contributi per gli investimenti in moderni sistemi digitali che attraverso un QR code sulle etichette dei vini consentono l'accesso a un sito web multilingue con le descrizioni del territorio, tra storia, cultura e tradizioni enogastronomiche.
Sono stati pubblicati i decreti attuativi della misura destinata a produttori di vini Dop, Igp e biologico che esercitano l'attività agrituristica o enoturistica.
Le attività finanziabili sono quelle relative a investimenti in moderni sistemi digitali – spiega Coldiretti Puglia - attraverso i quali si promuovono i territori in cui viene prodotto il vino. Le realtà ammesse al contributo, dovranno mantenere il codice a barre bidimensionale attivo sulle etichette per non meno di tre anni e la produzione interessata deve essere pari ad almeno il 25% del totale.
L'indagine Coldiretti/Ixe' ha permesso di tracciare l’identikit dei turisti dell’enoturismi attraverso 15 milioni di italiani che hanno avuto esperienze di turismo in cantina. Accanto alle tradizionali degustazioni in abbinamento con il vino e ai corsi di cucina, non mancano altre attività innovative che catturano sempre più l'interesse degli appassionati.
Il 24% degli intervistati, dichiara di essere interessato a pratiche sportive e salutistiche nelle vigne, tanto che ci sono strutture che propongono yoga e pilates in mezzo ai filari o percorsi in bicicletta, ma c'è anche un 26% che punta alla vinoterapia e ad attività di benessere con prodotti ricavati dalla vite e dal vino, trainati dalla crescita dell'agriwellness, mentre un 31% chiede concerti e spettacoli organizzati in mezzo ai vigneti.
A trainare la Puglia, sono i produttori locali che hanno puntato soprattutto sulla distintività e sul legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale, facendo concorrenza a territori storicamente imbattibili, grazie alla popolarità internazionale di eccellenze varietali uniche, con il successo di vini DOP quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, che hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio con l'enoturismo.
