Nella programmazione economica indicata dall’attuale Governo, il Turismo occupa un ruolo fondamentale. Lo dimostra il Piano Strategico del Turismo 2023-2027 teso a rafforzare l’idea di un Paese votato all’Arte, alla Cultura, alla Gastronomiae all’Ambiente.
<<È un settore prioritario, trainante e non ancillare ad altri – commenta il Ministro Santanchè – ela sfida a cui è chiamato a rispondere si presenta complessa, in una contesto non semplice, contraddistinto da due anni di crisi pandemica e da un incremento dei costi energetici che rischia di minarne la redditività e la continuità operativa. Per questo motivo, nel delineare e proporre una visione che accompagni il settore turistico nel prossimo quinquennio, sono state individuate sei linee d’indirizzo trasversali che si pongono all’interno di un più ampio percorso strategico internazionale ed europeo: promozione, investimenti, qualità, inclusione, formazione e sostenibilità. Nell’immaginario collettivo – prosegue Daniela Santanchè – l’Italia rappresenta “la meta turistica designata”, tuttavia, per fa sì che l’offerta turistica possa allinearsi ai desiderata del viaggiatore internazionale è necessario uno sforzo congiunto e coordinato di tutti gli attori coinvolti, pubblici e privati, a vari livelli istituzionali e operativi, per costruire una vera e propria politica industriale del turismo>>.
Il Ministero del Turismo si trova a varare il suo primo Piano Strategico in un momento storico particolare e, pertanto, appare chiara la necessità di ricorrere ad una cabina di regia strategica che possa seguire passo dopo passo l’evoluzione del settore, anche a fronte di nuove emergenze come, per esempio, le tensioni geopolitiche causate dal conflitto russo-ucraino ed il conseguente caro energetico.
Il documento del Ministero pone l’accento sulla necessità di lavorare in maniera sinergica, a tutti i livelli, per poter fornire una riposta coordinata, efficace, di qualità, in grado di rafforzare il simbolo del Made in Italy nel mondo e competere con Giappone, Stati Uniti, Spagna, Francia e Germania al vertice del percorso di ripresa. Per comprendere realmente le modifiche in atto e migliorare ulteriormente il posizionamento del Bel Paese a livello globale, non si può prescindere dall’analisi di quelle che sono le tendenze evolutive della società nel suo complesso.
All’interno di un’arena competitiva globale, in cui l’Italia si pone in decima posizione (Travel & Tourism Development Index 2021, elaborato dal World Economic Forum), è necessario creare le condizioni per una ripresa costante e duratura. Ecco spiegata la necessità di una visione comune che sia ilfrutto della partecipazione delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e della collettività, a tutti i livelli e nei vari comparti, per trasformare i singoli territori in destinazioni logisticamente integrate, sempre nel rispetto dei sei pilastri strategici individuati dal Governo: promozione, investimenti, qualità, inclusione, formazione e sostenibilità, leve fondamentali perla valorizzazione delle competenze, per offrire servizi di qualità strizzando l’occhio alla crescita occupazionale.