L’87° edizione della Campionaria Internazionale della Fiera del Levante si apre sotto i migliori auspici con la cerimonia inaugurale tenutasi il 28 settembre alla presenza del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e del Presidente della Nuova Fiera del Levante Gaetano Frulli che ha introdotto l’incontro facendo il punto sul lavoro svolto finora e tracciando le linee guida per delle attività da svolgere nei prossimi mesi.
Un plauso arriva anche dal Ministro allo sviluppo economico Adolfo Urso per il Presidente Frulli che, in merito al Piano Mattei, il piano strategico per la costruzione di un nuovo partenariato tra Italia e Stati africani lanciato dal Governo Meloni, ha proposto la possibilità di “prendere in considerazione la Nuova Fiera del Levante come uno dei luoghi di connessione per promuovere le attività economiche dei Paesi che aderiranno ai progetti pilota e strategici di questo piano lungimirante”.
<<Siamo soddisfatti dell’attestato di stima che il Ministro Urso ci ha rivolto – ha dichiarato Frulli -. Questo gratifica gli sforzi che io e tutta la gente che lavora per Nuova Fiera del Levante abbiamo profuso durante questi mesi e soprattutto con il lavoro svolto nella gestione del Media Center del G7>>.
A seguire, ha preso il via l’evento organizzato dall’assessorato regionale allaCultura “Lo sguardo Paesologico, dall’animazione delTerritorio all’Urbanistica tattica. Argine allo spopolamento”, fortemente voluto dall’assessore Viviana Matrangola, per affrontare pubblicamente il tema dell’abbandono di territori periferici, borghi earee interne da parte delle popolazioni residenti. Davanti a questofenomeno, oggi registrato su larga scala, la politica è chiamata arealizzare azioni di contrasto e di proposta che rianimino i luoghi e lecomunità e che motivino chi è andato via o vuole farlo a tornare o arestare. All’incontro, moderato da Luigi De Luca, direttore del Polobiblio-museale di Lecce, hanno partecipato, oltre all’assessoreMatrangola, anche il poeta e paesologo Franco Arminio, Antonio Biascodell’associazione “Ponti Non Muri”, Gianluca Palma dell’associazione“Scatola di latta”, Loredana Ficarelli del Politecnico di Bari, MariaBernardette Filippo, animatrice di attività di contrasto allospopolamento e, in collegamento, Gianfranco Melcarne, sindaco di Gagliano del Capo, e Maddalena De Lorenzi studiosa di urbanistica tattica. <<È davvero una gioia – ha detto Matrangola – inaugurare la Fiera del Levante con un evento che esprime la visione del mio assessorato e che, per questo, mi sta molto a cuore. In questi mesi, stiamo lavorando moltissimo su azioni di contrasto allo spopolamento dei borghi che si inseriscono nella strategia regionale di attrazione dei talenti #mareAsinistra. Lo stiamo facendo a partire dall'ispirazione della paesologia e della poesia di Franco Arminio, ragionando su percorsi di urbanistica tattica per la riqualificazione del paesaggio, dello spazio, dei territori. Abbiamo in mente iniziative che, attraverso azioni di public engagement, possano portare tutte le comunità a sentirsi partecipi del processo di valorizzazione e rigenerazione dei luoghi, restando accoglienti e inclusivi>>. <<Queste azioni – ha proseguito Matrangola – puntano, tra l’altro, sulla rivitalizzazione delle economie locali in direzionesostenibile e innovativa, sulla destagionalizzazione del turismo, sullavalorizzazione dell’arte e del nostro immenso, meraviglioso e anche avolte sconosciuto patrimonio culturale secondo le indicazioni che ciarrivano dalla Convenzione di Faro, che ispira la nostra visione. La miaconvinzione è che le migliori attività per valorizzare la cultura diun luogo sono quelle che mettono in relazione le comunità con ilproprio patrimonio materiale e immateriale, rendendolo, oltre cheeredità culturale, anche motore di nuovo sviluppo locale>>.
La cura dei luoghi è al centro dei progetti dell’Assessore Matrangola, che nel corso dell’incontro ha annunciato, tra le varie attività già in cantiere, la costituzione di unCoordinamento per la cura dei luoghi che parta da Castel del Monte ecoinvolga enti pubblici e privati, agenzie regionali, fondazioni, rete museale civica, regionale e statale, operatori e tutte le realtà impegnate nella cultura, nella valorizzazione dei beni materiali e immateriali.
Il fenomeno dello spopolamento che affligge la Puglia, è stato analizzato con precisione da Franco Arminio, che ha acceso un lume di speranza definendo la regione la culla di un novo umanesimo, un luogo in cui restare e tornare e da cui fare partire un laboratorio da esportare in tutto il mondo, puntando sulle politiche per i giovani come cardine di ogni intervento: <<Qui, in questo luogo abitato da una intelligenza meridiana, si è realizzata una fusione meravigliosa e unica tra antico e moderno - ha detto - Questomatrimonio va celebrato ovunque, non solo nella città metropolitana o nei maggiori centri urbani, ma anche nei centri meno popolati. Le grandi politiche si fanno nei piccoli luoghi e dai piccoli luoghi noi dobbiamo ripartire per rinforzare le comunità e sconfiggere le solitudini. Qui in Puglia, ma anche altrove, noi dobbiamo fare soprattutto tre cose: far venire giovani che non sono nati qui nella regione, far tornare quelli che sono andati via e far rimanere quelli che sono rimasti. Le politiche per i giovani, la Puglia le ha fatte, le sta facendo e le farà>>.
Nel corso dell’incontro è stato presentato il progetto di rigenerazione che parte dalla piccola frazione di San Dana (Gagliano del Capo), pensato come intervento sinergico tra comunità, terzo settore, aziende, università, scuola e amministrazioni.
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