Italia e Albania, nazioni sorelle accomunate dalla bellezza dei paesaggi, dal mare, da secoli storia e arte, proseguono insieme il loro cammino verso il turismo del futuro.
Anche per l’edizione 2024 di BTM, Balcando, leader in progetti di internazionalizzazione tra Italia e l’Albania, conferma la sua presenza in Fiera del Levante a Bari con la conferenza “Albania. Da un turismo di numeri ad un turismo sostenibile” in programma il 28 febbraio alle 14:30.
Abbiamo intervistato Fabiola Ismaili, founder di Balcando, che ha risposto alle nostre domande raccontandoci un’Albania più viva che mai, pronta a scoprire e conquistare nuovi traguardi:
Fabiola, partiamo dal principio, dall’Italia e dall’Albania. Quanto è emozionante essere parte attiva di questo ponte che ci unisce, protagonista di un cambiamento che ci vede crescere insieme, senza barriere e confini?
“La storia che unisce i nostri due paesi è una storia antica di amicizia e condivisione e che a volte si disconosce. I legami attuali si traducono in collaborazioni economiche, culturali, sociali e nell’ambito del turismo. Le città albanesi sono oramai piene di turisti, imprenditori, pensionati e studenti italiani che scelgono il mio paese per pochi giorni o per tutta la vita. Gli albanesi e gli italiani si adorano a vicenda, amano la cultura e la tradizione dei loro vicini e questa vicinanza geografica e mentale ha fatto sì che i rapporti si sviluppino in modo naturale e strutturato.”
Il racconto delle destinazioni è cambiato negli anni, ma è cambiato anche il modo di viverle. Cosa possiamo aspettarci per il 2024?
“L’Albania ha visto nell’ultimo anno una presenza di più di 10 milioni di turisti, in un paese che conta quasi 3 milioni di abitanti. È fuori dubbio che il mio paese è diventato una delle scelte principali dei turisti europei e non, ma questi numeri, oltre a portare benessere e sviluppo delle mete turistiche del paese, fanno emergere le problematiche e le sfide che si dovrebbero affrontare in modo da rendere sostenibile questo settore per gli anni a venire.”
L’Intelligenza Artificiale sta diventando elemento imprescindibile nella vita di ognuno. Credi che sia un’opportunità da cogliere al volo o abbiamo bisogno di più tempo per capirne tutte le sfaccettature ed essere pronti ad affrontare eventuali criticità?
“L’Albania ha una popolazione giovane e molto preparata in quanto alle figure professionali del settore IT. La riflessione che proponi deve diventare uno dei punti strategici per il paese, anche perché offrirebbe molte più possibilità a mete meno conosciute di Tirana, Valona, Saranda e Durazzo. Ci sono attualmente nel paese delle bellissime iniziative imprenditoriali che mettono insieme innovazione nei modelli di business, smart destination e utilizzo perfetto dei social media, come PikHost, una hospitality brand costituita da un gruppo di giovani, che amministrano un portfolio di ville e appartamenti sparsi in località meno conosciute dell’Albania, offrendo un’esperienza unica di lusso e vacanza personalizzata.”
Parliamo di collegamenti dall’Italia per l’Albania e viceversa: siamo finalmente pronti a gestire massicci flussi turistici o arranchiamo ancora?
“Non possiamo non ammettere che i problemi sono diversi ma, presi in tempo possono essere risolti nel migliore dei modi, facendo diventare il turismo un settore che offrirà sviluppo sostenibile al paese per i prossimi anni. Tra le questioni più importanti sono la mancanza di un’infrastruttura adeguata o trasporto pubblico in grado di sostenere i numeri importanti che stiamo affrontando. Non di meno la difficoltà a reperire le figure professionali, l’informalità e l’inadeguatezza di molte strutture ricettiva. Si tende, molte volte, a considerare il turista straniero come una presenza una tantum e non come la migliore pubblicità per il settore. Questa visione deve cambiare perché potrebbe, nel lungo periodo, danneggiare gli esempi di eccellenza sparsi su tutto il territorio albanese.”
Mi racconti, con tre aggettivi, l’anima più vera dell’Albania?
“Ospitale, colorata, balcanica.”
L’accelerazione dell’Albania, in questi anni non è passata solo dal turismo. Anche da un punto di vista industriale, aziendale, professionale, c’è stato un costante lavoro con uno sguardo sempre rivolto all’estero proprio perché i vostri confini sono internazionali, pronti ad accogliere ed esportare professionisti. Il mercato mondiale è ormai una possibilità concreta?
“Assolutamente si. In questo ambito l’Italia continua ad essere, da anni, il primo partner commerciale del nostro paese, nonché il primo paese di origine degli investitori con partecipazioni nelle imprese albanesi. Il mercato mondiale negli ultimi anni è cambiato da global a friendly global, ossia collaborazioni internazionali basate su scelte di vicinanza del mercato e di sicuro i nostri due paesi sono economie molto vicine tra loro, e non solo per la posizione geografica.”
Durazzo, Saranda, Valona, Scutari, sono ormai mete turistiche rinomate, ma esiste anche un’altra Albania, quella più rurale, dei villaggi, custodi, esattamente come in Italia, di tradizioni, storia e storie da raccontare. C’è un progetto volto a promuovere queste realtà aprendo le porte ad un turismo prettamente storico - culturale, lontano quindi dalle località marine?
“La parte più profonda dell’Albania è quella che offre di più anche in termini di un turismo smart e distribuito durante tutto l’anno. Il Governo Albanese ha promosso e sta sviluppando dal 2018 un importante progetto intitolato “100 villaggi”, con l’obbiettivo della creazione di migliori condizioni per l’arricchimento culturale, turistico ed economico delle zone rurali. La strategia mirata del Governo ha portato alla creazione e costruzione di molti agriturismi, percorsi immersi nella natura, riscoperta di luoghi sconosciuti al grande pubblico. Sono nate così eccellenze come ‘Mrizi i Zanave’ o ‘Agriturizem Gjepali’, che combinano tradizione, modernità e professionalità.”
Nella stagione 2023, oltre agli italiani, avete registrato la presenza di turisti provenienti da altre parti del mondo?
“Gli italiani sono stati i primi in classifica, in particolar modo durante i mesi di luglio e agosto. Si registra una presenza considerevole dei turisti kosovari, spagnoli, greci, polachi, etc. Non sono mancati, inoltre, le presenze di turisti provenienti dal Nord Europa, che preferiscono i viaggi di pochi giorni.”
Come percepisci la situazione lavorativa per le donne in Albania e soprattutto quale consiglio vorresti dare alle donne che si affacciano al mondo del turismo e aspirano a contribuire a portare verso l’eccellenza il proprio territorio?
“Le donne albanesi hanno sempre lavorato fuori casa. Il numero delle donne che scelgono di contribuire solo all’interno della famiglia è molto basso. Personalmente vivo tra i due nostri paesi e conosco bene la “fotografia” del gender gap sia in Italia, che in Albania e mi faccia dire che in questo ultimo la differenza tra occupazionalità maschile e femminile è minima. Le donne albanesi hanno grande iniziativa e coraggio imprenditoriale, dovute anche al fatto che il nostro è un paese in forte via di sviluppo. Anche nel settore del turismo non mancano i nomi importanti di donne che gestiscono agenzie, strutture e progetti di valore per tutto il paese.”
Ci dai una piccola anticipazione di quello che porterete in BTM 2024? Uno spoiler in esclusiva per i nostri lettori?
“Prima di tutto abbiamo voluto riservare uno spazio ai Comuni albanesi presenti in Fiera, come quello di Valona, Saranda e Durazzo, poiché, insieme al Governo, sono i soggetti che creano le condizioni giuste per lo sviluppo sostenibile del turismo. Ed è proprio la sostenibilità il tema della conferenza che sarà tenuta in data 28 febbraio alle 14:30 dal titolo 'Albania, da un turismo di numeri ad un turismo sostenibile.' Ci saranno presenti, inoltre, durante tutta la durata della BTM operatori, investitori e agenzie albanesi che dialogheranno con potenziali partner su nuove possibilità di collaborazione per la prossima stagione, e perché no, di progetti duraturi e nuove idee di investimento.”
Info: https://balcando.it/
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