Settembre, per gli italiani, non è solo il mese del rientro dalle vacanze: è anche un tempo ricco di spiritualità e tradizioni popolari. Le feste patronali accendono borghi e città da Nord a Sud, trasformandoli in palcoscenici di processioni solenni, riti secolari, luminarie e musica. Momenti in cui il sacro si intreccia con il folclore, attirando non solo fedeli ma anche turisti curiosi di scoprire il lato più autentico del nostro Paese.
La festa per eccellenza di settembre è quella di San Gennaro, patrono di Napoli. Ogni anno, il 19 settembre, migliaia di persone si riuniscono nel Duomo in attesa del miracolo della liquefazione del sangue del santo. È un rito che unisce devozione e identità cittadina, con risvolti sociali importanti: è seguito anche da turisti e media di tutto il mondo. Napoli in quei giorni si veste di festa: processioni, mercati, eventi culturali fanno da cornice al momento religioso più atteso.
In Puglia, la quarta domenica di settembre è dedicata a San Rocco, patrono di Modugno (BA). La città si anima con ben tre processioni, seguite da luminarie, concerti bandistici e spettacolari fuochi d’artificio. Nei giorni successivi la festa continua in onore di San Nicola da Tolentino, in un intreccio di fede popolare e grande partecipazione collettiva.
Imperdibile quella dedicata a San Michele Arcaneglo (29 settembre), a Monte Sant'Angelo, in provincia di Foggia. Si tratta di una delle celebrazioni religiose più sentite e storicamente importanti del Sud Italia, con un forte richiamo non solo locale ma internazionale, questo anche perchè il Santuario è uno dei principali santuari micaelici europei, insieme a Mont-Saint-Michel in Francia e Skellig Michael in Irlanda. La festa, inoltre, richiama anche gruppi di pellegrini a piedi, che percorrono sentieri storici come il Tratturo dei pellegrini.
Restando in Puglia, più esattamente a San Giovanni Rotondo (FG), si vivono due momenti intensi: dall’8 al 10 settembre le celebrazioni per la Madonna delle Grazie, e il 23 la grande festa dedicata a San Pio da Pietrelcina. Migliaia di pellegrini arrivano da tutta Italia e dall’estero per partecipare alle veglie, alle messe e alla processione che chiude con spettacolari fuochi d’artificio.
In Sicilia si celebrano, nel mese di settembre, varie feste dedicate alla Madonna e ai santi locali: dalla Madonna di Gibilmanna a Cefalù alla Madonna dell’Alemanna a Gela, fino alle celebrazioni per Santa Sofia e altri patroni. Sono feste che mescolano fede e folclore: processioni solenni, bande musicali, mercatini e piatti tipici rendono l’esperienza unica per chi vi partecipa.
Mentre in Calabria resiste il “Bacio della Madonna” di Taurianova. Tra i riti più toccanti del mese c’è quello della Madonna della Montagna a Taurianova (RC). Il 10 settembre i fedeli, dopo la solenne messa, baciano il piede della statua in un gesto di devozione collettiva che commuove e coinvolge anche chi vi assiste per la prima volta.
Non solo Sud: in molte città italiane – da Lucca a Verona, da Padova a piccoli borghi liguri e trentini – si celebra la Santa Croce (il 14 di settembre) con processioni e riti legati a reliquie sacre. La tradizione popolare dice che se piove quel giorno, seguiranno 40 giorni di pioggia: una credenza che resiste ancora oggi.
Le feste patronali non sono solo eventi religiosi: sono momenti in cui le comunità riscoprono le proprie radici, trasmettendo usanze, musiche e sapori che affascinano anche chi arriva da fuori. Partecipare significa immergersi in un’Italia autentica, dove la spiritualità incontra la bellezza dei luoghi e il calore della gente.
Oggi, più che mai, le feste patronali non sono solo momenti di fede: sono veri e propri catalizzatori di turismo religioso. Ogni città, borgo o paese celebra il proprio santo protettore con processioni, luminarie, musiche, spettacoli e sagre gastronomiche, creando un mix unico di spiritualità, cultura e folklore che attira fedeli e visitatori da ogni parte d’Italia e del mondo con un impatto notevole sul turismo (e sull’economia).
Secondo l’ENIT, circa il 40% dei turisti culturali in Italia visita luoghi di culto o partecipa a eventi religiosi. Le feste patronali rappresentano dunque un’occasione concreta di sviluppo turistico e valorizzazione culturale. Inoltre, giocano un ruolo importante nella conservazione del patrimonio immateriale: leggende locali, riti secolari e tradizioni popolari vengono trasmesse di generazione in generazione, rendendo ogni evento un’esperienza unica per tutti: turisti e comunità locali.